domenica 30 dicembre 2007

Strenna di San Silvestro


Il 2007 volge al suo tramonto: ci si prepara come ogni anno ad accogliere in fasce il nascente 2008.
L'anno che porterà speranza salute e tanta tanta felicità ...Tutti ce lo auguriamo ma sono dell' avviso che nessuno farà in modo di predisporsi per far meglio almeno ciò che gli compete.
Io sono cresciuto in questo 2007 ? beh, penso di si; ho qualche capello bianco in più, un senso contino di noia frammisto a nausea, considerazione di alcuni miei simili peggiore di quella che avevo alla “ tenera età “ studentesca quando venivo tacciato di essere polemico, oltranzista, idealista e fors' anche fascista, ma non h importanzaperchè ho appreso e apprendo che i veri esami della vita sono tutti sul campo.
Occorre – è ovvio ma non scontato – una metodologia di fondo: non fare quello che pensi non dire quello che fai davvero.
Tutto il resto potrebbe essere tirato dentro con degli assiomi tipici di questo illuminato bipede che è il Sapiens; quello che semina e raccoglie ( o dice ) insegna ed educa ( o fa e quindi non insegna ) agisce e mai perisce.
Ho assistito a le dinamiche più svariate di comportamento nel corso dell' anno scolastico passato e che ci crediate o meno – parole come umiltà, perseveranza, coraggio e dignità delle proprie idee nonchè coscienza culturale – sono svanite il momento che erano pronunziate.
Si o so che potrei peccare anch' io di boria e tracotanza ma vedete cari signori io non pretendo e non ho mai preteso di predicare nulla; è già tanto che mi sti promettendo di raccogliere i cocci di questo anno salvando il salvabile e continuando imperterrito ad urlare “ credici ti prego un po' di più “.
Nei labirinti della pars destruens umana, in tutti quelli che sono i varchi ahimè chiusi di un intelligenza che meriterebbe di passare davvero per scarna perversione ( nel senso più spregevole e bigotto della parola ) ho appreso e apprendo tutt'oggi che è prima ancora della radice che si annida il marcio; e d è inutile – o quasi – condannare la società se la nostra categoria, fomentata da certo tipo di dirigenza è la prima a perpetrare il terribile omicidio di Caino facendolo passare come forma educativa tra le più nobili e le passibili di ogni tipo di giudizio.
Ergiamoci e stringiamoci a coorte e poi ? muoia Sansone con tutti i Filistei perchè il parvenue dell' Istituzione viva.
Però mi sono accorto che lo squallidume di certi personaggi può spingersi oltre e non limitarsi al rapporto pubblico ma entrare nel privato: li dove tutti i santi diventano impostori e tutte le pie donne altro non sono che peripatetiche donnicciuole da ultimo zerbino.
E allora mi sono anche chiesto: po' darsi che il ruolo propedeutico lo debba creare la sinergia tra i colleghi che è l'unica che potrebbe evitare ciò al limite.
Ma invece si addita, si fomenta e si gode nel dire che non vala un acca la x persona perchè è una lurida come forse siamo tutti noi.
Noi che ci nascondiamo dietro il borderò dei nostri abiti da cerimonia; noi che prestiamo giuramento davanti a dei fantocci che sanno cosa sia morale dall' immorale perche l'hanno appreso dietro le quattro buie mura della astinenza unita a frustrazione; noi che gonfiamo il petto quando ci viene toccata la parte più intima della nostra dignità poi come per magia, con un gioco degno di uno tra gli ultimi croupier voltiamo la carta del nostro fratello dimenticando l'insegnamento dell' Unico Signore apparso su questa terra di ipocriti: “ ciò che avete fatto ad uno solo dei miei fratelli lo avete fatto a me “ ...
Dovrebbe far riflettere tutti la frase di Gesù.
Ma dovrebbe far riflettere chi ha spezzato e spezzerà il pane alla mensa di questo nascente 2008, prodigandosi sempre nelle stesse intenzioni con la medesima forma stilistico espressiva e con quelle azioni non particolarmente degne di uomo di Fede Cristiana.

Dal canto mio auguro a tutti una buona fine e un Buon Principio
nella abbagliante Luce del Logos ...

Arketypo

mercoledì 14 novembre 2007

Dura lex sed lex ovvero “ Gioacchino fa la legge e Gioacchino more acciso “ …




Lo squallido spettacolo a cui stiamo assistendo da più di qualche giorno è la completa dimostrazione di come uno stato - si fa per dire – si stia consumando nella più completa opera di sfacelo e di come certa deriva – ahimè - sia stata abbondantemente superata.
La cultura della violenza vince dappertutto; negli stadi così come nei vicoli di città, nelle piazze dei “ giottini girotondini “ così come nelle aule di un certa stalla chiamata parlamento.
Segno più evidente che non si tratta di destra o di sinistra ma di uomini che tutto sono tranne che politici; uomini che tutto potrebbero fare, tranne che dedicarsi alla sfera più ampia del sociale o del rappresentativo.
Al di la di ogni logica “ crisi dei valori “ vi è anzitutto e da tempo ormai remoto, un farraginoso meccanismo di completo smantellamento di istituzioni sempre più inutili e fatiscenti che relegano il cittadino o il contribuente o il poliziotto o che dir si voglia, al ruolo di “ colpa o di causa a breve effetto “.
E il lor signori di tal repubblica delle banane con i fazzoletti sporchi di quelle false lacrime pregne di sangue perché più prossime come parentela alle stragi di stato sentenziano alla meno peggio cercando al pari del popolino “ vendetta tremenda vendetta “ e capri espiatori annessi e connessi.
Bisognerebbe rendersi conto che se un giovane trentenne spara perché l’antistato glielo ordina o glielo impone, mettendone a repentaglio in primis la sua stessa incolumità, vera vittima non è solamente il povero ragazzo ucciso mentre andava a vedersi la sua squadra del cuore, ma chi ha dovuto – ob torto collo – ubbidire a quell’ ordine impartito dalle alte gerarchie che ora magari, lo additano anche viste le tensioni accumulate negli ultimi giorni.
E la cosa che più dovrebbe far specie è che tutto ciò è successo ai piedi di un governo che da sempre si è fatto portavoce di un certo tipo di giustizialismo alla “ francese “ e che ora condanna gli stessi suoi uomini; la stessa sua” forza di coazione “ che permette ai nostri signori ministri di sedersi comodamente lì dove da sempre bivaccano.
Allora sarebbe da chiedersi: “ quali vinti se anche per i “ vincitori “ sono guai ? “
Ma questa è una domanda che ci piacerebbe tanto rigirare al Ministro di Grazia e Giustizia soprattutto dopo un certo periodo di pret a porter di carcerati …

Arketypo

domenica 11 novembre 2007

da www.ansa.it FROSINONE SEQUESTRO DI PERSONA

Domenica 11.11.2007 lancio:

E' oramai a tutti noto come certa Amministrazione Comunale Sinistrese, abbia " a cuore " il problema dell' inquinamento e del traffico ad esso annesso in quanto di esso causa principale.
Un po' meno- fatto ormai noto - quanto invece abbia a cuore le esigenze dei suo cittadini a cui non di rado ha imposto e continua ad imporre norme restrittive nel giorno in cui assieme all' Eterno Padre il contribuente potrebbe davvero trovar requie.
Ma non una requie imposta semmai libera sopratutto da facili sequestri di persona...
Come quelli che si svolgono dalle ore 09.30 del giorno festivo alle ore 12.30 e poi dalle 15.30 allel 19.00
Giusto il tempo – se si volesse maliziare un po’ – per raggiungere il vicino Centro commerciale o andare al ristorante di “qualcuno della giunta “.
Purtroppo si è soliti- solo per alcune delicate questioni però-tagliare la testa troppo facilmente al toro e quando lo si fa denigrando ancor di più quello che è il potere decisionale del cittadino, lo si relega, a mo’ di mulo al " stai fermo li oggi e non ti muovere " dimenticandosi troppo in fretta che domani il mulo risalirà sul suo vecchio bidone per essere comandato chissà da quale infausta legge del mercato e sarà allora che l'inquinamento, quello vero, raggiungerà il picco di tollerabilità con buona pace per il signor sindaco Marini e per la sua giunta di "ecologisti una settimana in SUV "...
Noi ovviamente da fedeli e fiduciosi cittadini non solo attenderemo una risposta che non verrà, ma probabilmente le ore 19.00 di stasera. Cioè, il suo più squallido banco di prova ...

Cristiano Turriziani

lunedì 5 novembre 2007

CANTICO DELLA DISSOCIAZIONE 16/08/2005


Entrando nel corpo che mi è dato
quale affittuario del Signore
ho appreso il tempo per una passeggiata un gelato e un acquazzone
ora lento m’incammino
tra gli oscuri e stretti passaggi della vita

Tutto m’appartiene; perchè
nulla ho
questa quiete ? è il mio venirne fuori per un attimo
Serie di deja vu mi scuotono
ma non ricordo, non ricordo …

Ora l’abbandono
è lenta agonia
è pura follia
è eterna separazione
illusione di congiungimento

Lo lascio lì; inerme in una culla
come l’ho trovato.
Lo lascio
Al “buon mercato “ …

Cristiano Turriziani "res_publica " ( apertura di " A_fori_smi a mezza piazza " )

INCENSO 07/09/2005






S’infuoca poi vampa
d’ampolla la nube
si alza
si muove s’adagia
si gira
si sfronda
negli occhi
ritorna

Profuma e svanisce
consuma zittisce
mansueta
riprende nel vento
s’arrende veloce
si ferma
spazzata
la osservi e già cambia
di nuovo
cangiata

E’ drago, leone
famelico o uccello
d’oceano
storione
è sutra di loto
o mudra perso nel
Vu_oto
di mille
approcci
di mano
lontano
e sgorga vicino
catino
risacca e zampilla
in rivoli oscilla
sul viso sfavilla
sembra quasi che
germoglia …

E’ fiore
è nube
è odore
riposo
per ore
incenso
candore …

Cristiano Turriziani (" res_publica " )

venerdì 2 novembre 2007

L'Italia si tinge di rosso: Altro che la fontana di Trevi ! Vergogna !!!


Cittadino tutelati !
Non si tratta di fare del facile e bieco razzismo ma di riaccendere davvero quella fiaccola di giustizia che in Italia ahimè si è spenta da tempo o forse non è stata mai accesa.
Ora è "la donna di un uomo in vista ": un Uomo delle FF AA ma se fosse stata a te vicino o se avesse interessato te in prima persona, pensi davvero che i mass media si sarennbbero spesi come stanno facendo ? Pensi davvero che ANCHE A TE AVREBBERO DEDICATO LO SPAZIO CHE DA GIORNI DEDICANO ALLA ORAMAI DEFUNTA Giovanna Reggiani ?
Pensi davvero che le FF AA Italiane a distanza di meno 24 ore avrebbero fatto scattare blitz in tutta la capitale ?
Se pensi questo non inoltrare questo mio breve intervento. Se invece la pensi come me non interrompere la catena e continua a far sentire almeno gli ultimi sprazzi della tua voce LIBERA
Ti dico da libero cittadino tutelati perchè lo Stato ad oggi è ancor più assente !!

Cristiano Turriziani

venerdì 19 ottobre 2007

Finalmente qualcosa per cui continuare a Credere !!

Odore di pioggia

Alla fine di questa storia puoi scegliere tra due opzioni. Credo che capirai da solo quale e' stata la mia.

Marzo, un freddo vento soffiava contro una finestra di un ospedale di Dallas, in quel momento entrava un dottore nella camera di Diana Blessing, la quale era dopo un intervento chirurgico.

Suo marito, David, le teneva stretta la mano mentre attendevano notizie. Il pomeriggio prima, il 10 Marzo, delle complicazioni l'avevano costretta ad un parto cesareo alla 24 settimana, che avrebbe dovuto far nascere la figlia della coppia, Dana Blessing.

I neo genitori erano a conoscenza che la neonata pesava 708 g. e raggiungeva 30 e mezzo cm. di lunghezza, che era ancora immatura, ma nonostante tutto le parole del dottore li colpirono.

"Non credo che la bambina abbia molte probabilità di sopravvivere," disse loro più delicatamente che potè.

"Ci sono solo il 10 per cento che sopravviva alla notte, ed anche se ciò accadesse per qualche miracolo le probabilità che abbia complicazioni future è molto alta"

Paralizzati dalla paura i coniugi David e Diana ascoltavano le parole del dottore che descriveva loro tutti i problemi che avrebbe dovuto affrontare la neonata.

Non essere mai in grado di camminare, parlare, di vedere, ritardata mentalmente e molto altro ancora.

Diana con il marito David ed il loro figlioletto di 5 anni, speravano tanto che un giorno Dana avrebbe allietato la loro famiglia.

Ed ora, nel giro di poche ore, vedevano tutti i loro sogni e desideri allontanarsi per sempre.

Ma i loro guai non erano finiti, il sistema nervoso della piccola non era ancora sviluppato. Quindi qualunque carezza, bacio o abbraccio era per Dana pericoloso, i famigliari sconsolati non potevano neanche trasmetterle il loro amore, dovevano evitare di avvicinarsi a lei. Tutto quello che potevano fare era di pregare il Signore che si prendesse cura della loro piccola, che la cullasse e la facesse sentire amata.

Non credettero alla loro fortuna quando Dana cominciò a migliorare.

Passavano le settimane e la piccola continuava a prendere peso e diventare più forte.

Finalmente, quando Dana compì 2 mesi i suoi genitori poterono abbracciarla per la prima volta.

Due mesi dopo, mentre i dottori li avvertivano che avrebbe potuto peggiorare in qualunque momento, Dana uscì dall'ospedale e finalmente andò a casa con la sua famiglia.

Cinque anni dopo Dana, era diventata una bambina serena che guardava verso il futuro con fiducia e con tanta voglia di vivere.

Non c'erano segni di deficienza fisica o mentale, era una bambina normale che viveva la sua vita. Ma questa non e` la fine della nostra storia.

Un caldo pomeriggio del 1996 Dana era seduta in braccio della mamma, erano in un parco non lontano da casa (Irving, Texas) dove suo fratello Dustin giocava a calcio con i suoi amici.

Come sempre chiacchierava felice con la sua mamma, quando all'improvviso si zittì. Si abbracciò e chiese alla mamma "Lo senti?"

Diana sentendo nell`aria che si avvicinava la pioggia rispose "Si. Profuma come quando sta` per piovere."

Dana chiuse gli occhi e ridomandò, "Lo senti?"

Ancora una volta la mamma gli rispose, "Mi sa che tra un po' saremo tutte bagnate, sta per piovere."

Dopo un po', Dana, alzò la testa e accarezzandosi le braccia esclamò, "No, profuma come LUI.

Profuma come quando Dio ti abbraccia forte."

Diana cominciò a piangere calde lacrime mentre la bambina raggiungeva le sue amiche per giocare con loro.

Le parole della figlia avevano confermato ciò che sapeva in cuor suo, da tanto tempo ormai.

Durante tutto il periodo in ospedale, mentre lottava per la sua vita, Dio si era preso cura della piccola abbracciandola così spesso che il suo profumo era rimasto impresso nella memoria di Dana.

Adesso puoi scegliere. Puoi mandare ad altri questa storia, e far in modo che altri si commuovano come te, oppure puoi cancellare tutto e fingere che non ti ha toccato neanche un po'.

E` UNA TUA SCELTA!

"Sono capace perchè LUI me ne dà la forza"

Quel mattino, quando Dio ha aperto la porta al cielo mi ha visto e mi ha chiesto: ?Figlio mio, qual`e` il più grande desiderio del tuo cuore?"

Gli ho risposto:

"Dio, abbi cura della persona che leggerà questa storia, di tutta la sua famiglia e tutti i suoi amici. Se lo meritano.?.

L'amore di Dio è grande come un oceano, vedi dove inizia ma non la fine, e sai che è tutto per te se lo condividi con il tuo prossimo.

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Questa preghiera è valida nel giorno nel quale ti arriva. Aiutaci a spargerla nel mondo.

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GLI ANGELI ESISTONO! Solo che a volte non hanno ali e li chiamiamo amico.

Non interrompere questa preghiera, prega con noi.

domenica 14 ottobre 2007

Stra – confusione ? Niente paura ! C’è la Stra Frosinone 2007 !


E’ l’ennesimo atto ...
Quello di una barbarie perpetrata nei confronti di liberi cittadini nonché contribuenti.
E’ l’atto e in sostanza il comune che fa essere la mia “ città “ di provincia al di la di tutti i canoni comunali.
Anno Domini Domenica 14 ottobre 2007 ora 10.30: via Firenze in pieno centro bloccata senza l’ombra di un cartello; auto che si fermano in mezzo alla strada e autisti che scendono come in quella scena di “ Incontri ravvicinati del III tipo “ quando volano dischi volanti sulla testa degli Americani; ma stavolta purtroppo di III tipo c'era solo qualche spavaldo vigile imboscatosi, per non cadere in qualche concorso di colpa, tra i maratoneti che sfiaccano città e traffico.
Ebbene si; succede anche questo nella città dei SUV - humani.
Non solo smog e strade sempre più inadeguate ma anche forme legali o legalizzate di
pseudo“ critical mass “.
Le autorizzazioni fioccano quando si deve conservare la faccia ottenendo più voti e cosi la giunta Marini – memore del desueto ma giammai deposto Marzi – rincara la dose.
E rischiando un black out del traffico come in quel famoso film dove c'era il matto che urlava “ la piazza è mia “ conseguentemente si comporta lasciando la gente in balia della più completa anarchia.
Questa mattina si recita a soggetto ? ma no siori !!!
Sarà solo frutto di analisi urbanistiche dettagliate, fatto sta che anche quest' anno probabilmente si ripeteranno le sagre della imbecillità gratuita.
E così ansiosi e timorosi forse, rimarremo ad aspettare i prossimi blocchi; e di sicur o saremo anche quest' anno costretti a lottare contro quei sequestri di persona che si perpetrano non solo tra le quattro mura di una città sempre meno città sempre più baraccopoli, ma anche negli oblo.
E allora forse guarderemo al mondo meravigliandoci che oltre al 'si detto terzo mondo possa, a tutt'oggi, esistere una realtà come quella di Frosinone
Ma la notte bianca è salva !
Evviva il pluralismo delle mille possibilità e le saccocce piene. vero “ signor “ Sindaco ?

A futura memoria
che non avrà un Futuro ...

il Marchese Minimo -Cristiano Turriziani -

venerdì 5 ottobre 2007

Beppe e il Grillo


In questa mia strana nazione che sta passando probabilmente il periodo più critico, è triste constatare che i politici fanno i comici e i comici i politici ...

Cristiano Turriziani

giovedì 4 ottobre 2007

E' SCHIOPPA-TO !!!!



Lettera Aperta al Ministro della Economia Tommaso Padoa Schioppa.

Esimio Signor Ministro,

E' triste. Dico davvero. E' molto triste constatare che un Ministro di codesta Repubblica delle banane con tanto di appellativi e titoli che probabilmente gli ha lasciato in eredita qualche genitore prossimo a quella Italia di raccomandati e raccomandazioni, si rivolga a chi si fa il popò dalla sera alla mattina per togliersi lo sfizio di un panino in due in una utilitaria sempre più in riserva tipo quella dei mohawk !
E' triste e ancor più deplorevole l'idea che diviene parola e azione coatta del “ cornuto e mazziato “
Bravo contribuente,testa di cavolo ! - sembra quasi che ci venga detto non trova ? hai pagato col sangue e denaro i confini di Italia ? i tuoi avi dettero fedi e figli per l'idea di Nazione e patria ? e i tuoi genitori permisero alla Costituente e alla pseudo democrazia annessa di contribuire alla rinascita ( ma QUALE ? ) dopo il “ terrificante “ periodo Fascista ? ed ecco che a distanza di quasi due lustri dagli storici momenti e dalle “ decisioni irrevocabili “ il Ministro dell' economia sua eccellenza DIS_onorevole Padoa Schioppa (boom ! ) si suole rivolgere così ai Figli di Italia ? apostrofandoli “ ironicamente “ con Bamboccioni ?
Ma si, suvvia gli deve essere proprio scappato ...ma si ...solo che se si nasce in un determinato modo, penso, molte volte non è la cultura a fare la differenza; soprattutto quando la cultura se l'è fatta un Ministro che probabilmente dai suoi avi ha imparato anzitutto la genuina arte del depredare e raggirare come certa “ mano in_visibile “ insegna.
E se qualcuno si sarà offeso e domani continuerà a pagare “l 'affitto “per la casa che con sacrifici e sudore dopo una vita di rinunce si è costruito o “ dona “ contribuiti per svolgere “ liberamente “ il proprio precario- sebbene in regola – lavoro, non si preoccupi perchè anche una massima Franchista sulle caserme recitava “ Todo por la Patria “.
Ma la Patria in questione purtroppo non è la Terra dei Padri ma di quella gente che ringrazia a modo suoi i tanti
"coglioni "elettori che hanno permesso e permettono ad un bamboccio - lei si davvero Ministro – di ricoprire uno dei ruoli più gravosi per una nazione che è il frutto di mille e mille intrallazzi e porcherie di vario genere.
E questo – sior Ministro mi consenta – è proprio da burattini ! E lei da buon mangiafuoco e sparafiaccole è proprio fortunato a vivere in questa Denominazione Geografica che ha aspettato i Francesi e parte di certa carboneria per unificarsi e che adesso polemiche a parte si acquieterà con la prossima giornata di campionato.
Bravo Sior Tommaso !!
E che il suo esempio sia la possibilità per le generazioni future di non occuparsi più di nulla anzi ... sia per le generazioni future monito per divenire come Lei e tanti grandi truffatori di conti e contini pubblici !

Amorevolmente

Dott. Prof. Precario Cristiano Turriziani

mercoledì 3 ottobre 2007

VENDO PUNTO: GRAN RISERVA !!!


IMMATRICOLATA ANNO 2005. MODELLO UNICO AL MONDO.
LA MITICA PUNTO GRAN RISERVA!
UNICO COLORE DISPONIBILE DELLA GAMMA SU MERCATO ITALIANO.
APPENA 180.000 KM. NUOVISSIMA E TENUTA A LUSTRO !!!
PREZZO IMBATTIBILE. OCCASIONE !!! AFFRETTATI SOLO PER MESI OTTOBRE NOVEMBRE !!
ECO INCENTIVI SUBITO !!!

SCRIVI SU QUESTO BLOG SE SEI DAVVERO INTERESSATO !!
SOLO COLLEZIONISTI !!

domenica 16 settembre 2007

Ma si che il tempo passa e siamo forse troppo Italiani


Uno tra i grandi Problemi che attanaglia questa moltitudo di genti relegata al ruolo di popolo della “ Serva Italia “ è che - storicamente – si è sempre partiti dal dopo per attuare il prima.
Famigerata frase dell’ abbiamo fatto l’italia ora bisogna fare gli irtaliani e non il suo logico e giusto contrario, campeggia in ogni Istituzione o attività che sia perseguita o perseguibile dalla Gens stessa.
Così non a caso, al giorno d’oggi quando si menziona una farraginosa burocrazia o un modo di fare particolarmente “ partenopeo “ se ne da, in primis, la colpa a quel passato che attanaglia ma ahimè non voi è più; perché se solo per un attimo fosse stato, ne avesse avuto facoltà, avrebbe forse migliorato di tanto quelle forti negatività che giornalmente, ci portiamo dietro.
E quindi la colpa della dominazione, degli usurpatori e di tante latre “ figure “ teatrali che imperversano e hanno imperversato nella nostra penisola.
Da parte nostra nulla perché istituzionalmente ne usciamo sempre lindi e immacolati.
Nella scuola – organo nel quale mi trovo ad operare ( o meglio forse sono operato ‘ mentalità italiana ) il discorso rappresenta l’incipit di tutta questa nostra con_versazione.
Si parte da un presunto nemico da redimere con i mezzi più di Elisabettiana memoria, ad un alunno da educare attraverso non il dialogo – di fedele matrice Greca – ma il monologo del “ tu devi che altrimenti io … “
Ed è ovvio che nella maggior parte dei casi l’effetto sortito sia diverso per quanti “ bravi ragazzi “ sappiano rigirare la boa ad ogni presumibile giro di walzer.
Chi si erge dalla cattedra è come quel D’Azeglio che dopo mesi di soppressioni gratuite e di “ Italianismo “ per forza o per la morte se ne usci di scena dicendo al gia esule Garibaldino “ io ciò che era di competenza mi l’ho fatto; mo’ vedetevela voi “.
Facile.
Facile e terribilmente Italiano.
Se pensate che questa mentalità da prima del 1860 è arrivata fino a noi capirete i tanti perché che vi attanagliano in petto.
Le riforme gratuite prima ancora di una istituzionale “ isola dei riformati 2 ne sono la più completa dimostrazione; e sii arriva paradossalmente a divenire come gli attempati colleghi pregni di lassismo e con l’unico scopo di punire anche li dove non vi è ne imputato ne colpa.
La scuola diventa un tribunale per ciò che è giusto e ciò che non lo è; e se oggi è giusto fare così, attenti, perché domani potrebbe essere sbagliato.
Non vi è metro valutativo per chi predica la nota e l’impreparato e poi promette soggiorni primaverili a classi di 100 persone a Sharm.
Non vi è e non vi potra mai RAZIONALMENTE ESSERE.
Ma la scuola è il “ locus “ dell’ irrazionale e è metro delle sue apparenze.
E datosi che la facciata, il “ balconcino “ ( o meglio I balconcini ) devono essere fatti salvi, va bene così.
E chi si prodiga, ,chi crede nella reale modifica prima ancora che nel fantomatico o utopistico cambiamento si trova o al di fuori delle mura osteggiato da tutti o a bere la cicuta perché da secoli “ dura lex sed lex “.
Ma le leggi sono come gli inganni; escono quando c’è necessità di sfoderare qualche opportunismo mascherandolo sotto l’ala protettrice del Principio.
E’ stato sempre così, bella Storia intendo no ? e fortunatamente non solo da noi.
E quindi di pari paso arrancando e chiedendosi il perché non si possa per istinto naturale ritornare a quella specie selvaggia da cui proveniamo, la testa si inizia a far sentire con dolori sempre più forti che la cingono ad una fronte sempre più sudata e ad una bile che non v’è più.
Si fa il proprio mestiere ? guai ! non lo si fa ? guai lo stesso.
Si punisce li dove non si doveva ? nemici. Non si punisce perché si preferisce comprendere e risolvere ? nemici comunque dall’ altera pars: quella dei colleghi pronti – “ causa abilitandi “ - al consiglio che diviene dictat il momento in cui si decide se sei dentro o fuori.
E quindi tutti i buoni propositi di una scuola che davvero possa insegnare qualcosa ( primo fra tutti io gradino sociale della perseveranza e della onesta di fondo ) diviene inevitabilmente quella “ vallettopoli “ in partenza dove necessario è fregarsi a vicenda con escamotage o scaramucce perchè secondo una convinzione vecchia come il mondo, sovrano a parte l’uomo è nato e si è fatto carne ed ossa prima che spirito per sfottere.
“ attenti che vi fregano “ si erge nell’ altro dei cielo da quella trincea che è prima del primo suono della chiamata alle aule.
“ Attenti perché VOI non siete loro amici, ma loro educatori e come tali vi dovete comportare “.
Ma, mi chiedo, come può un educatore prendere sotto la sua ala protettrice al fine di migliorare un fanciullo se non lo sente parte di se ma lo sente altro da se ?
e la “ maxima debetur pureo reverentia “ di memoria evangelica ?
Per “ filòs “ non si intende bisboccia assieme ma quel connubio che fa si che l’altro me stesso capisca che se stiamo scalando le vette di una cultura sempre più particolare con la corda si fa un po’ per uno.
Ma se io sono appeso come lui e entrambi tramite dispettucci, cerchiamo di tirarci giù, non finiremo entrambi nel baratro forse ?
In modo speciale se non ridoneremo la vita a Nostra Signore, sicuramente saremmo parte di quella Causa che è il nostro più prossimo essere relegati al cortile.
Come i polli che beccano senza sapere ahimè di poter essere beccati.
Ma la facciata è salva perché Dio o chi per esso la salvata.
Attraverso il pro forma dell’ abito elegante e del picchetto davanti a chi – un domani molto prossimo uscendo da quella realtà – a stento avrai ancora modo di riconoscere.
La figura istituzionale del professore che non professa più nulla: tranne il suo essere rimasto con “ una scarpa e una ciavatta “ perché troppo fedele e relegato al ruolo dei suoi verbali, dei suoi registri delle sue scartoffie e ben poco alla Materia che andava dicendo di praticare …
Chi ha orecchie per intendere, intenda; chi ha ancora una maglia di cuore per comprendere allora comprenda …

ArkèTypo

lunedì 10 settembre 2007

LUI, NON CI HA TRADITI !!!

Quando l’ignobil l’otto di settembre ovvero Cronache di una protostoria tutta all’ Italiana


“La storia fatta di silenzi,
di falsificazioni,
di mistificazioni,
non è maestra di vita…”
Jan Palach



Se è vero che la Storia non si fa con i se, vero è anche che con il senno del poi la storia è solo mistificazione.
Puro “ instrumentum “ di quel regno che è loco dei vincitori, verità di scettro, imposizione di regime.
Se il grande gesto eroico della stampella di un Enrico Toti suscita compiacimento e d esaltazione di qua del Piave, di la può essere segno di scherno, ilarità e sicuramente di odio o nel peggiore dei casi di vigliaccheria.
Non ci avvalleremo - certo – di tutti gli esempi che questa invalida Maestra ci potrebbe tirar fuori dal magico calamaio, ne tanto meno, assumeremo l’onere per noi, dei relativisti dell’ ultima ora che si compiacciono solo ed esclusivamente del piatto a loro posto da Francia o Spagna ma ; né andremo dietro – da gregari – all’ Idea perentoria che esista per questo bipede illuminato un bene o un male e che il bene sia a sinistra mentre il male a destra o viceversa.
Noi saremmmo gia lieti e gaudiosi se potessimo accontentarci ( si fa per dire ) dei
“ pacta servanda “ che in molte occasioni ufficiali o meno, ci hanno delineato quale popolo non dei “ Cesari “ ma di una eredità più vicina al simpatico “ Pulicenella “.
Ma la storia non è scherzosa e il satirico lo lascia ai trafiletti che l’ignaro e annoiato alunno non andrà certo a cercarsi su quel libro sempre più di Stato sempre meno suo e della sua gente.
Ed è in vece a codesta considerazione che ci sembra opportuno ripercorrere per sommi capi è ovvio, le tappe che portarono uno Stato fondato sul complotto giudaico carbonaro
( di certa carboneria facile più che – come sostengono i minuti profani – di certa massoneria regolare e Universale ) alla scelta della defezione fatta da chi questa terra mai sarebbe spettata: il re Sabaudo.
L’ignobil che era entrato nella Roma Sacra e Papalina attraverso un gruppo di scalmanati bersaglieri; che aveva abbindolato l’eroe Garibaldi con la prodezza e la falsità di un Cavour, morto per “cause ignote “ e in giovane età, che era salito al trono per grazia di quattro cinque rabbini Torinesi che gli avevano pagato debiti anzitutto, spese superflue e una sgangherata campagna militare degna di una armata Brancaleone
( guardate poi la fatidica impresa dei mille cos’altro non è … ) che aveva dato al presunto popolo Italiano la Costituente ( del tutto simile a quella che già nella Grande Germania e in altri paesi dell’ Europa da mano Romana civilizzata esisteva ), che altresì aveva lasciato come eredita consanguinea un nano minuto e schivo dotato di una grande donna con un grande cuore e una capacità di regere un popolo in declino ( la regina Elena ), ecco che, l’ultimo atto si recita quando l’esserino venuto dallo spazio Sabaudo, complottando con gli ori Americani e con pregiati monili e spezie Inglesi, svende quello che non gli è mai appartenuto: l’Italia !
E lo fa compiacendosi di un maresciallo dell’ ultima ora, di liberali in cerca di fortuna dopo un ventennio di costrizioni seppur di stabilità, e di eserciti di cafoni che avevano capito che si sarebbe di li a poco avvicinata la loro era: l’era del bronzo !
Ma non tutti erano pronti a tradire; non tutti per Giuda e per l’oro si sarebbero venduti.
E quelli che non l’hanno fatto hanno reso alla storia l’ennesima beffa; la beffa di chi è beffeggiato dalla Maestra che or’ora, ancora è di proprietà di certi colonizzatori neocons filo- Israeliti che guardano alle loro disgrazie commettendone di più efferate rispetto a quei popoli di cui ora sono loro gli occupanti.

Basta cambiare un simbolo e la Storia – SEPPUR MEDESIMA – cambia.
Basta una stella per una croce e si hanno buoni o cattivi; alla mercè di chi acquista perché nell’ era dei Comitati di Liberazione Nazionale l’obolo e solo esso, è il sacro Totem !
E Salò ? l’ennesima diavoleria di quei satanassi che non volevano mollare come incauto aveva invece fatto il prudente Re certo di tornare ad infangare con i suoi successori i nostri mari e le nostre terre.
Del resto piazze e vie a parte tutto, i Savoia le hanno conservate; ma è roba dei giorni che coi sia ancora gente che discuta sulla giustezza o meno di una piazza dedicata anzitutto ad un poeta e letterato quale Gabriele D’Annunzio che si macchio di una forma di Pre Fascismo San Sepolcriano.
E non c’è da meravigliarsi se gli Italioti preferirebbero – come fece Tal Presidente della repubblica baciandone schifosamente le esequie mortali – intitolare una piazza al Maresciallo Tito più che a Rodolfo Graziani.
L’erba del vicino è sempre più verde e rigogliosa; forse perché è maggiore lo spargimento di globuli rossi e bianchi lì dove ora nasce la gramigna dell amnesia perenne …
O si eleva all’ ennesima potenza tutto ciò che ormai più estero non è, o si lascia perdere davvero tutto confinandosi nel dimenticatoio che eviterebbe di gran lunga di farci vedere questo ciclo assurdo di macellati e macellai dalle “ parannanze “ sporche di sangue di vitellini.
Ma tutti i panni sono sporchi “ fortunatamente “; anche se dubito che qui nell’ Italietta borghese 2 non donna doi province ma bordello “ qualcuno li abbia mai davvero lavati.
E quale tipo di ammorbidente è stato usato ? quello di chi sapeva ma taceva, di chi avrebbe voluto ma non ha potuto perché profumatamente pagato dal momento e dal suo potentato.
Quale Storia figlia del Tempo e non dell’ autorità se per ben 50 anni di imperfetta democrazia mi hanno insegnato che i nati dal 1977 in su possono anche morire tra il precariato e il burocratese Prussiano e Galoppante ?
I Nostri cari, dolci “ fragili “ nonni ci hanno raccontato di una guerra; una guerra fatta di piombo e ferro e macerie.
Noi di risposta racconteremo forse ai nostri nipoti di una guerra fatta tra le scartoffie della Regione Lazio attendendo invano un posto come supplente nell’ attesa non veniamo colti da un ictus tra un ricorso di un concorso e una domanda per un pezzo di carta igienica.
Con la quale pulirmi il culo come sto facendo – in maniera del tutto signorile – ora con il mio pezzo di carta Laurea che attesta che sono felicemente inquadrato nella qualità Storico, sinottico, teoretica del Regime che non è !
E se mi azzardo tra i “savi “ o gli “ stra Ordinari “ professoroni a dire “ la mia 2 che troppo non è, beh vi assicuro che non so neanche se avrò in questo paese “ meravigliosamente democratico “ un posto tra i più screditati dove occupare il mio tempo sperando iin una frugale ed improbabile diaria …
Il Batt.ne Barbarigo così come tanti reparti della Decima mi ricordano che davvero si può morire da Italiani perrchè prima si è vissuto come esemplari cittadini del mondo.
E all’ ignobil figlio di una catena che ha inizio l’otto di settembre grido “ Muia il Cagoja ! “ e a chi la pensa come me e con me non posso che rigirare una Cameratesco BENEAUGURANTE !!

Ai migliaia di morti della Decima e a chi ne testimonia con tanti soprusi e difficoltà le vere gesta storiche; al camerata Emilio Maluta (www.decima-mas.net ) è dedicata questa piccola digressione

Cristiano Turriziani

sabato 25 agosto 2007

NECESSARIO !


MANCO' LA FORTUNA, NON IL VALORE !

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PERLE SAPIENTIARUM ...


SOLO ALLA PORTATA DI NOI " GLORIOSE GENTI DEL SUD ! "
A MORTE I PIEMONTESI !!

MODI DI DIRE IN NAPOLETANO
0.
0. 'A campana dice: dongo e damme.
Do ut des.
0. A cap e tavolo o nu buono guappo o nu buono strunzo.
Al comando o un uomo serio o uno sciocco.
0. A coppa 'a mano.
Come botta e risposta.
0. 'A crianza è 'e chi 'a fà, no 'e chi 'a riceve.
Le buone maniere sono per te, non per gli altri.
0. 'A cuntentezza vene d' 'o core.
La felicità viene dal cuore.
0. 'A funa è corta e 'o puzzo è funno.
La fune è corta e il pozzo è profondo (si dice di un'azione impossibile da fare).
0. A mise 'a lengua into 'o pulito.
Improvvisamente parla in maniera saccente.
0. A murì e a pavà ce sta sempe tiempo.
A morire e a pagare c'è sempre tempo.
0. 'A nave cammina e 'a fava se coce.
Non intervenire, le cose vanno bene così.
0. 'A parola cammina.
Le parole si dimenticano. (come "Verba volant")
0. A primma trasuta guardateve 'e sacche.
Alla prima entrata occhio alle tasche.
0. A sera sò bastimiente; a matina sò varchette.
La sera son bastimenti e la mattina sono barchette.
0. 'A zezzenella è bona.
Ha trovato un buon filone.
0. Acala 'e scelle ribbò!
Non darti delle arie!
0. Acqua a' pippa, 'a sarda è secca.
Ce ne fosse una che va bene!
0. Adda passà 'a nuttata.
La situazione si risolverà prima o poi.
0. Addò magnano ruie, ponno magnià pure tre.
Dove mangiano due possono mangiare anche tre.
0. Addò nun sì chiammato nun 'nce 'ì.
Non andare dove non sei invitato.
0. Addò vere e addò ceca.
Si dice di chi non è equo.
0. Ai tirate 'a varca 'o sciutto.
Ti sei messo tranquillo.
0. Ai truvate st'America.
Sei in una situazione molto favorevole senza averne merito. (Hai trovato l'America.)
0. Aiutamme 'a varca.
Tutti per uno.
0. Appenniteve 'o tram.
Non vi resta altro da fare.
0. Arremedia mò, ca pò Dio ce penza appriesso.
Aiutati che Dio t'aiuta.
0. Attiento là 'nce stanno 'e carte ianche!
Attenzione ci sono i bimbi.
0. Azzuppà 'o ppane.
Godere di una maldicenza.
0. Bbona giuventù e mala vicchiaia
Dopo una gioventù allegra, una vecchiaia triste
0. Campa e fà campà.
Vivi e lascia vivere.
0. Ccà 'a pezza e ccà 'o sapone.
Qua i soldi e qua la mercanzia.
0. 'Cca nisciuno è fesso.
Qua nessuno è fesso.
0. Ccà sotto pure ce chiove.
Arrivera' il momento in cui ci si potra' vendicare.
0. Ce capimme a sische.
Intesa perfetta.
0. Chella è carne vennuta!
Riferito a persone senza ideali. (lett: Quella è carne venduta.)
0. Chi ha dato ha dato, chi ha avuto ha avuto.
Accontentiamoci.
0. Chi me vo' male adda fà 'e piere fridde e a folla attuorno 'o lietto.
Chi mi vuol male deve morire.
0. Chiagne e fotte!
Si lamenta e accumula ricchezze.
0. Cirche 'e mettere 'a capa a fà bene!
Cerca di rigare dritto.
0. Co' n'uocchio frie 'o pesce a co' n'ato guarda 'a gatta.
Con un occhio friggo e con l'altro guardo la gatta.
0. Comme te' permiette 'e mmè chiammà schifo.
Come ti permetti di chiamarmi schifo.
0. Cunniscela comme vuò sempe cucozza è.
Il condimento non cambia il prodotto.
0. Curnuto e mazziato.
Peggio di così...! (lett: Cornuto e picchiato.)
0. Curto e male 'ncavato.
Basso e cattivo.
0. Dio ne libbera 'e signalate meje
Dio mi scansi dai "segnalati" (persone con difetti fisici)
0. E' acqua che nun leva sete.
E' cosa che non soddisfa.
0. E' asciuto 'o ianco.
Sorpresa inaspettata.
0. E' asciuto pazz' 'o patrone.
Riferito a chi offre a tutti.
0. E' cchiù 'a spesa c' 'a 'mpresa.
Il gioco non vale la candela.
0. E chi sì, 'o figlio d' 'a Madonna?
'Per quale motivo dovresti essere preferito?
0. 'E ciucce s'appiccecano e 'e varile se scassano.
(Quando) il litigio crea danno a tutti.
0. 'E ditte antiche nun fallisceno mai.
I detti antichi non falliscono mai.
0. 'E femmene nun se sanno tené tre cicere mbocca.
Le donne non sanno tenere segreti.
0. E' friddo 'e chiammata.
Non è focoso.
0. E' gghiuta 'a carta 'e musica 'mmane 'e cecate.
Quando una cosa è nelle mani meno adatte. (lett: E' andato lo spartito in mano ad un cieco.)
0. E' gghiuto acito.
Non è più valido. (lett: E' divenuto aceto.)
0. E' gghiuto 'mparaviso pe' scagno.
Gli è andata bene per una combinazione. (lett: E' andato in paradiso per caso.)
0. E' gghiuto 'o puorco rinto 'e mele.
Si dice di chi si trova in una situazione piacevole. (lett: E' andato il maiale tra le mele.)
0. E' 'na galletta 'e Castellammare ca nun se spogna.
E' inflessibilmente avaro.
0. E' 'na mola fraceta.
E' una persona irrecuperabile.
0. E' nu peccato ca pe' n'aceno 'e sale se perde 'a menesta.
E' un peccato che per una sciocchezza vada tutto all'aria.
0. E' nu scoglio ca non fa patelle.
Riferito agli avari. (lett: E' uno scoglio che non nutre patelle.)
0. E' omme ca nun fa carte.
E' un uomo con il quale non c'è niente da fare.
0. E' pesce 'e cannuccia.
E' uno che si fa raggirare facilmente.
0. 'E pigliato asso pe' fiura.
Hai sbagliato persona. (lett: Hai scambiato l'asso per una figura.)
0. 'E pigliato stù bagno!
Hai avuto questa bidonata!
0. 'E ricche comme vonno, 'e pezziente comme ponno.
Ai ricchi quello che vogliono, ai poveri quello che possono.
0. E' sciabbole stanno appese e i foderi cumbattono.
Far eseguire un'attività da persona incompetente .
0. E' venuto 'o pate abbate 'e ll'acqua.
L'acquazzone.
0. E' zumpata 'a vacca 'ncuollo 'o vuoio.
Si è invertito il mondo. (lett: E' andata la mucca a fecondare il bue.)
0. Fà acqua 'a pippa.
Non è incisivo. E' perdente.
0. Fà bbene a chi té vo male.
Perdona.
0. Fà 'e nu pilo 'na trava.
Ingigantisce le cose, è polemico.
0. Facesse 'na culata e ascesse 'o sole.
Non me ne va una giusta.
0. Facimme ammuina!
Facciamo baldoria!
0. Fai 'a fine d'è tracche: tante botte e poi int'a munnezza.
Fai solo casino ma non concludi mai nulla.
0. Fai o' vallo 'ncoppa 'a munnezza.
Vantarsi di cose modestissime. (lett: Fai iol gallo sull'immondizia.)
0. Faie 'o scemo pe' nun ghie 'a guerra.
Fai lo scemo per non andare in guerra.
0. Famme fa' l'opera 'e pupe.
Lasciami lavorare.
0. Fatte 'o sacco cò 'e pupe e vattenne.
Raccogli le tue cose e sparisci.
0. Frije 'e pisce e guarda 'a gatta.
Friggi i pesci e stai attento alla gatta.
0. Frienno, magnanno
Agire in fretta. (lett: Mangiare un cibo appena fritto.)
0. Frìere 'o pesce cull'acqua
Arrangiarsi con poco
0. FUTTETENNE!
Non te ne curare.
0. Ha addurato 'o fieto 'o miccio.
Ha sentito la puzza della miccia.
0. Ha pigliato 'o tram p' 'a banca e ll'acqua.
Qui pro quo.
0. I truvanno a Cristo 'a rinte e lupine.
Essere pignolo.
0. Iamme bell', ia!
Diamoci una mossa.
0. Ienne vedenne.
Scoprire inaspettate verità.
0. Iere facive 'o guappo a mare e mo faje 'o strunzo 'int' 'a spasella.
Ieri sembrava che volessi spaccare il mondo e oggi non ti muovi. Fai solo chiacchiere!
0. Jamme guagliù vuttamme 'e mane.
Forza ragazzi muoviamoci.
0. Jammuncenne, siente a me, dicette 'a patella a 'o scoglio.
Riferito a due persone una più pigra dell'altra.
0. Je dico ca chiove, ma no ca diluvia.
Non esageriamo.
0. Jette pe' se fa 'a croce, e se cecaie 'n 'uocchio.
Nel farsi la croce si accecò (il massimo della sfortuna).
0. L'acqua è poca e 'a papera non galleggia.
Siamo a secco.
0. Lassa sta 'o munno comme se trova.
Lascia stare il mondo come sta.
0. Lassateme fa' 'o speziale.
Lasciatemi operare nel mio campo.
0. Le vanno 'e scarpe strette.
Non gli sta bene.
0. Leva a' taverna 'a nanze 'a carnevale.
Evitiamo le tentazioni.
0. Levamme 'a frasca.
Sciogliamo la seduta.
0. Levarse 'na preta a dinto 'a scarpa.
Vendicarsi. (lett: Togliersi un sassolino dalla scarpa.)
0. Lieve mane!
Lascia perdere!
0. Lloco te voglio! Ciuccio 'nfaccia a 'sta sagliuta.
Qui casca l'asino.
0. M'è asciuto 'a dinto 'a l'anema.
Mi è uscito dal cuore.
0. Male a chi 'nce capita.
Male a chi ci capita.
0. Manco 'a morte 'o sconceca.
E' talmente brutto che neanche la morte può peggio.
0. Mantene 'o carro pe'a scesa.
Arginare il possibile.
0. Me fai fà 'a croce c'a mana smerza.
Mi fai cadere dalle nuvole.
0. Menarse a mmare cu tutt'e panni.
Autorovinarsi. (lett: Buttarsi a mare con tutti i vestiti.)
0. Me pare 'a sporta d' 'o tarallaro.
Si dice quando si viene sbattuti a destra e a manca. (lett: Mi sembra di stare nel cesto del venditore di taralli.)
0. Me pare Ernesto a Furìa.
Mi sembra Ernesto a Foria (Amministratore delle pubbliche latrine).
0. Me pare na guaguina 'e mare.
Riferito a chi si muove in modo sgraziato o volgare.
0. Me pare 'o cucchiere 'e bellumunno.
Attribuito a chi ha l'aspetto triste.
0. Me pare Pascale passaguai.
Si dice di chi è continuamente danneggiato.
0. Me pare Pullecenella spaurato d' 'e maruzze.
Si dice di chi si spaventa facilmente.
0. Me pareno duje maruzze: una fete e n'ata puzza.
L'una è peggio dell'altra.
0. Me scippe 'e pacchere 'a mano.
Faccia da schiaffi. (lett: Mi attira gli schiaffi dalle mani.)
0. Mettece 'na bona parola.
Intervieni per me.
0. Mieze 'a burrasca se conosce 'o pilota.
Nelle burrasche si riconosce la qualità del pilota.
0. Miettatello dinte 'e chiocche.
Convincitene.'
0. 'Na botta 'o chirchio e 'n ata 'o tumpagno.
Una botta al cerchio e una al coperchio.
0. 'Nce ha jettato 'o niro d' 'a seccia!
Ha fatto in modo che tutto andasse storto. Diretto agli jettatori.
0. 'Nce và sotto 'o justo p'ò peccatore.
Errore giudiziario.
0. 'Nciuciamme.
Sparlottiamo.
0. Né femena né tela a lume 'e cannela.
Le qualità vanno viste alla luce del giorno.
0. Nun è carna pe' diente tuoie.
Non sei all'altezza (lett: Non è carne per i tuoi denti.)
0. Nun è doce 'e sale.
E' un duro.
0. Nun me passa manco p' 'a capa.
Non ci penso minimamente.
0. Nun me pozzo fa' capace.
Non riesco a farmene una ragione.
0. Nun mettere carne a cocere.
Non provocare.
0. Nun miscamme 'a lana c'a seta.
Non confondiamo le qualità. (lett: Non mischiamo la lana con la seta.)
0. Nun purtà serenate a casa dé sunature.
Non portare musica a casa dei musicisti.
0. Nun schiara mai juorno Afravòla.
Il giorno è lungo da venire ad Afragola.
0. Nun sfruculià 'a mazzarella 'e San Giuseppe.
Non provocare.
0. Nun t'è muzzecate 'a lengua.
Non hai detto bugie.
0. Nun te piglià collera ca 'o zucchero và caro.
Non arrabbiarti che non ne vale la pena.
0. Nun tene manco l'uocchie pe' chiagnere.
E' nullatenente.
0. Nun tene né cielo 'a guardà né terra pe' cammenà.
Non ha proprio nulla di suo (né cielo da guardare né terra su cui camminare).
0. Nun tene nu pile 'n faccia e sfruculea 'o barbiere.
Si dice di chi si interessa di cose a cui non può arrivare. (lett: Non ha un pelo in faccia ma va dal barbiere.)
0. 'Ntricate 'e te.
Fatti i fatti tuoi.
0. 'O gallo 'ncoppa munnezza.
Il gallo su un cumulo di rifiuti (darsi arie ingiustificate).
0. 'O palazzo è auto e 'a signora è sorda.
Impossibilità di comunicare. (lett:Il palazzo è alto e la signora affacciata è sorda.)
0. 'O strummolo turuteppola, e 'a funicella è corta.
La trottola traballa e la cordicella è troppo corta.
0. 'O vuoio pe' corne e l'ommo pe' 'a parola.
(Si giudica) il bue dalle corna e l'uomo per la parola.
0. Ogge a me, dimane a te.
Oggi a me, domani a te.
0. Ogni prumessa è diebbeto.
Ogni promessa è debito.
0. Ognuno sape 'e fatte suie.
Ognuno conosce i fatti propri.
0. Pariamme !
Divertiamoci !
0. Parla comme t'ha fatto mammeta.
Esprimiti come tuo solito, senza fronzoli.
0. Pe' na magnata 'e fave.
Per un non nulla.
0. Pe' tale via passa.
E' così e basta.
0. Perdere a Felippo e 'o panaro.
Perdere due cose contemporaneamente. (lett: Perdere Filippo ed il cesto.)
0. Pe' vulje 'e lardo, mettètte 'e ddete 'nculo 'o puorco
Per una voglia di lardo, mise le dita ...
0. Pienze 'a salute!
Pensa alla salute.
0. Pienze 'e corna toie ca' sò cchiù longhe dé meie.
Fatti i fatti tuoi. (lett: Pensa alle corna tue che sono più lunghe delle mie.)
0. Prumette certo e vene meno sicuro.
Promette con certezza e certamente viene meno. (Si dice del politico.)
0. Pure 'e ghiatte te fanno l'ove.
Si dice di persona fortunata. (lett: Anche i gatti ti fanno le uova.)
0. Pure 'e pullice tenene 'a tosse.
Quando i bimbi fanno cose da adulti.
0. Purtà pe' viche e vicarielle.
Tergiversare. (lett: Portare per vicoli e vicoletti.)
0. Quanta chiù simme chiù belle parimme.
Più siamo e più ci divertiamo.
0. Raccumannà 'e pecore a 'o lupo.
Affidare le cose nelle mani sbagliate.
0. Rafaniè, fatte accattà a chi nun te sape.
Venditi a chi non ti conosce.
0. Ricette 'o puorco mantenimmece pulite
Disse il maiale ... restiamo puliti
0. Rispetta 'o cane p' 'o patrone.
Bisogna rispettare anche i congiunti di chi stimiamo.
0. Risponne a maneca 'e 'mbrelle.
Risponde a vanvera.
0. S'è aizato stu cummò!
Si dice di chi è in compagnia di una donna brutta.
0. S'è fritto 'o fecato.
Il dado è tratto.
0. S'è mbrugliata 'a matassa.
Si sono intrecciati gli avvenimenti.
0. S'è mise co' musso a sotto.
Si è arrabbiato.
0. S'è scarfato 'a serpe 'mpietto.
Ha covato una serpe in seno.
0. S'è scumbinata 'a grammatica.
Si è sovvertita la lingua italiana.
0. S'è squagliato 'o sango dinto 'e vene.
Mi sono emozionato. (lett: Si è sciolto il sangue nelle vene)
0. S'è visto pigliato de' turche.
Non è riuscito a capire cosa succedeva. (lett: Si è visto preso dai turchi.)
0. Salutame 'a soreta.
Riferito a chi ha una bella sorella.
0. San Gennà pienzece tu!
San Gennaro pensaci tu!
0. San Giuseppe 'nce passaie 'a chianozza.
Dicesi di donna con poco seno.
0. Scarto fruscio e piglio primmera.
Evito un danno e ne capita un altro.
0. Scetate Carulì ca l'aria è doce.
Rivolto a chi ha la testa tra le nuvole. (lett: Svegliati Carolina che l'aria è dolce.)
0. Sciacqua Rosa evviva Agnese.
Godiamo ora poi se ne parla.
0. Sciò Sciò ciucciuvè
Scacciamalocchio
0. Sciù! P'a faccia toia !
Godo del fatto che ti dispiace il mio stato di benessere.
0. Se n'è 'gghiuto 'e capa.
Ha perduto il senso della misura.
0. Se n'è perduto 'o stampo.
Si dice di persone eccezionali ed uniche.
0. Se piglia 'o rito cu tutta 'a mano.
Se ne approfitta. (lett: Si prende il dito con tutta la mano)
0. Se so spartuta a cammisa 'e Cristo.
Hanno diviso il maltolto.
0. Se spieca comme a 'nu libro stracciato.
Si spiega malissimo.
0. Si comme a Santu Lazzaro.
Sei malmesso. (lett: Sei come San Lazzaro.)
0. Si è arravugliato mano e piere.
E' andato in rovina.
0. Si 'na meza cazetta.
Sei una mezza calzetta. (Non vali nulla.)
0. Si nun ce vire accattate 'e lente.
Sforzati di capire.
0. Si vene 'a morte manco 'o trova.
Si dice di chi non c'è mai. (lett: Neanche se viene la morte lo trova.)
0. Simmo d'o stesso buttone.
Siamo della stessa risma.
0. Sò cadute 'e maccarune dinto 'o caso.
E' andato tutto bene.
0. So' cuppine ca' nun aizane broro.
Riferito agli avari. (lett: Sono mestoli che non prendono minestra.)
0. Sò liscio 'e chiammata.
Sono pronto a sfidarti.
0. Spunisce 'a parlesia.
Parlare in modo diverso per rendersi incomprensibili ad altri.
0. Sta chiuvenne dinto 'a terra toia.
Il vento gira a tuo favore.
0. Sta facenno carne 'e puorco.
Si sta divertendo.
0. Sta "tieneme ca te tengo".
Sta in piedi per combinazione.
0. Sta tirato a zuco 'e caramella.
Sta tirato a lucido.
0. Sta tutta 'ntufata.
E' gonfia di arrabbiature.
0. T' manca 'a pazzia.
Ti manca il divertimento.
0. Te sì piazzato casa e puteca.
Ti sei sistemato bene sul posto. (lett: Hai piazzato casa e lavoro.)
0. Te tengo stampato 'n cuorpo.
Ti conosco bene. (lett: Ti tengo stampato in corpo.)
0. Tene 'a capa fresca.
E' spensierato.
0. Tene 'a cimma 'e scerocco.
E' nervoso.
0. Tene 'a folla 'a ppiede 'o lietto
Ha la folla ai piedi del letto (di persona sgradita: per le visite di condoglianze)
0. Tene 'a mangiatora vascia.
Non ha bisogno di sforzarsi per mangiare.
0. Tene' 'a neve dinto 'a sacca.
Avere fretta (lett: Avere la neve in tasca.)
0. Tene 'o core dinto 'o zucchero.
E' innamorato. (lett: Tiene il cuore nello zucchero.)
0. Tene' 'o mariuolo 'ncuorpo.
Sentirsi colpevole (lett: Sentirsi ladro dentro.)
0. Tiene 'a capa sulo pè spartere 'e recchie.
La testa ti serve solo per dividere le orecchie.
0. Tiene 'a faccia d' 'e corne vecchie.
Ha la faccia tosta.
0. Tiene 'a folla Pintauro.
Si dice di una persona molto corteggiata.
0. Tiene cchiù culo ca cerevello.
Sei fortunato e non sai perchè.
0. Tiene cchiù corne ca nu cato 'e maruzze.
Sei cornuto (assai).
0. Tiene 'e pile 'ncoppo 'o core.
Sei senza pietà. (lett: Hai i peli sul cuore.)
0. Tiene 'e rendite spase 'o sole.
Sei molto ricco. (lett: Hai i soldi stesi fuori al sole (come si fa per il bucato).)
0. Tiene 'nu culo quant'e Portacapuana.
Sei molto fortunato.
0. Tore se ne vò ì e 'o priore n'ò vò mannà.
Esigenze diverse. (lett: Salvatore vuole andarsene e il priore non vuole mandarlo via.)
0. Trase 'e sicco e e te miette 'e chiatto.
Presentarsi modestamente e poi scalzare gli altri.
0. Truvà 'na pezza 'a culore.
Trovare una buona scusa.
0. Tu si 'nu guaie 'e notte.
Sei un fastidio capitato durante la notte.
0. Tutto a Giesù e niente a Maria.
Divisione ingiusta.
0. Uocchie chine e mane vacante.
Vedere e non potere toccare.
0. Va' cu 'e pere 'e chiummo.
Stai attento. (lett: Vai con i piedi di piombo.)
0. Vaco p'aiuto e trovo sgarrupo.
Cerco aiuto e trovo difficoltà.
0. Vedé 'a mala parata.
Accorgersi che la situazione sta precipitando.
0. Vide Napule e po' muore!
Vedi Napoli e poi muori!
0. Vo' 'o cocco ammunnato e buono.
Vuole ottenere senza faticare.
0. Zitto chi sape 'o juoco.
Chi conosce lo scherzo non lo sveli.
0. Zumpà 'o fuosso.
Evitare un grave pericolo. (lett: Saltare il fosso.)

IM_PROPONIBILI PARALLELISMI


Mi ha sorpreso – non troppo per la verità - vedere quella scena de il film “ il Gladiatore “ quando gli uomini della organizzazione dei giochi circensi prima dell' inizio dei combattimenti tra i gladiatori lancino alla gente pagnotte di pane: l'usanza antica – ma non troppo – del panem e circenses nel rito del “ pancia piena cervello impegnato “.
Noi che da buoni contemporanei, vediamo con un pizzico di ilarità, beandoci dei tempi che sono cambiati e di molto, dovremmo auto ammonirci ricordandoci che stiamo criticando una cosa del genere mentre magari aspettiamo il secondo tempo della partita della squadra del cuore seduti stretti su di una panca della curva dello stadio della nostra città con Moggi latitante e qualche calciatore espulso per atti di vandalismo gratuito.
I Gladiatori ...che nobili personaggi alla stregua di questi meschini animali pagati col fior fiore dei nostri risparmi perchè toglieteci tutto ma non lo svago che ci aiuta ancora di più a non pensare.
Quei Romani !! ... o dovremmo dire noi romani ?
Cosa si evince ? che un imperatore per creare l'illusione de l popolo sovrano e sfamare tutti i tipi di appetito s'indebita fino l collo per svolgere 60 giorni interminabili di giochi facendo il contrario dell' “ amato genitore “ Marco Aurelio tanto attento agli antico mos maiorum da troppp tempo ormai dimenticato.
E via alle barbarie migliori ! oggi come ieri: dagli sputi, agli spintoni agli insulti in campo mentre un generazione di calciatori insegna onestà e lealtà... magari su uno yatch di proprietà delmgliore offerente o sorseggiando un buon Mojito sul mare di Acapulco in compagnia di qualche politico dell' ultima ora con coca valletta e moglie al seguito.
Ed ecco spuntare dalla gabbia dei leoni un micetto; è il nostro giovane Fabrizio Corona; scavato, provato ( ma da che ? ) smunto ma con la voglia in cuore di cambiare ...
Cambiare partendo da lui è come cercare la verginità di una vecchia meretrice; ma per il popolo mangia pane a tradimento solo chi ha “ davvero patito le pene di qualche odioso collaboratore di giustizia “ sa cosa vuol dire vivere.
Vivere ... sempre con la scappatoia del pane.
Il Pane unisce e relega.
Anche se come fa qualche prete del' ultima ora ci definiamo tutto spirito convincendoci della nostra innocenza.
E come se non bastasse risbuca dalla scatola di Jack, dopo innumerevoli vicenduzze che lo vedono protagonista ( di un protagonismo cercato e voluto ) in quel di Pavia.
La cosa che mi sconvolge ancora una volta non è data tanto dal fatto che lui era andato lì privatamente per mettere la sua bella faccia su un delitto che probabilmente non lo vedrà implicato
( anche se in Italia bisognerebbe colpire più questi rei in contumacia che chi agisce direttamente! ) in quanto il caro King si limiterà a fare foto e intervista a delle sue pupille ( alter ego al femminile di un qualcosa già difficilmente definibile maschile ), ma a sua volta, specchio riflesso, sarà sobissato da una mediocre ed obliqua intervista della tv di stato che per ben tre quarti d'ora cercherà di capire come cazzo si strutturano le sinapsi di Corona facendo in modo che all' imbecille gli si alzi ancor più audience di gradimento.
E che dire allora del ciclone Moggi ? o di Tronchetti Provera ? E Lapo Elkan ?
Vedete: non devono poi passare grandi lustri per accorgersi che Commodo e Lapo forse sono cugini con l'unica differenza che stavolta i Gladiatore ahimè non v'è proprio nessuno ...
La gente sarà contenta così: perchè scandali e vessazioni tutto convergerà in un gran processo: quello della Domenoca calcistica: quello del Lunedì.
E del resto ? solamente un brutto e fastidioso sogno ...

Stateve Buon
ArkèTypo

giovedì 23 agosto 2007

Miss Ciociaria 2007: Cronache dal pianeta delle scimmie


Ho spudoratamente provato, tentato più di qualche volta di dare fiducia a questo zoo dove abito; uno zoo chiamato Frosinone dove per capire la mentalità degli abitanti basta guardare strade e case e si capisce perché se vi è un Europa che va verso una sorta di linguaggio dei simboli noi ancora dobbiamo arrivare al linguaggio.
Contesto: Largo Turriziani ore 23.00 circa; la kermesse – come la chiamerebbe una sottospecie di babbuino – era iniziata da parecchio.
Gente o meglio animali sotto e sopra dappertutto; inconfondibili certi odori e il tipico abbigliamento da mare ormai entrato con violenza nella moda dei giovani.
Infradito e maglietta sudicia pagata per altro dai 200 euro in su.
Sorvoliamo …
In questa cornice di squallore assoluto per chi certo non avrebbe la presunzione di chiedere la bella epoque ma almeno una parvenza di bella presenza quanto meno da un punto di vista prettamente linguistico espressivo, ecco che si consuma l’ultimo atto della tragedia.
Su un palchetto dove sono presenti un manichino con la parrucca che dice di essere un “ cantanto “, la “ bellissima “ Paola delli Colli, certo Cestra del comitato organizzativo e ciliegina sulla torta gli assessori Massimo Cavicchia e Ombretta Ceccarelli - versione trash di Via col Vento – si recita a soggetto le ultime battute dell’ italico e nobile idioma.
E non ci metto poi tanto a vedere come non solo qui in Ciociaria Dante non si sia fermato, ma come manchi a questo popolo ricco di folklore e tradizioni più o meno condivisibili una lingua propria.
Avrei voglia di alzare il tricolore, o dio sventolare la bandiere papalina o di tenere alto il sigillo Borbonico tanto per farne un atto risorgimentale ma qui il problema è – ahimè – più grande di quello che appare.
No ! non guerre ed Ideali; non patria e onore ma lingua.
Qui non si vuole ma sopratutto non si sa parlare. Non si conoscono regole di sintassi, i verbi non vi dico usciti fuori come dal mantello del mago Thelma, e poi allocuzioni, perifrasi ma de cheeeee !
Sembra di essere atterrati con una astronave tra i trobiandesi o in una sperduta etnia dello Zambia invece signori le “ splentite racazze “ ci ricordano che siamo a Frosinone !
Sulla bellezza femminile de gustibus anche se la sfilata sembrava sponsorizzata da Benetton ma non mi voglio soffermare su queste “£ quisquiglie “ ed andare a fondo nell’ argomentazione relativa al processo evolutivo e linguistico.
Se, la memoria non tradisce, il problema fondamentale è presto detto.
La “ Rustica progenie “ se venisse lasciata nel suo habitat naturale non darebbe adito a simili polemiche ma il problema fondamentale e se viene eretta a mo’ di Zoroastro all’ interno di quella gabbia città che diviene trono; e problema ancor più grande è se pontifica parlando perché il limite – per quanto NESSUNO mai al giorno d’ oggi ce lo riconoscerà – c’è a tutto.
E lo spettacolo offerto dal pianeta scimmia – intendendo per una volta non l’aggettivo cui fa capo uno stimolo dettato da un impulso di natura erotica – dicevo, il pianeta scimmia da il meglio aggrappandosi a quattro zampe su sbilenche aste di microfoni che di risposta tal fragore sibilano, urlano, rumoreggiano e – Dio c’è – si spengono.
Nel momento clou proprio quando uno della specie tira fuori a mo’ di gran finale di Gran Partita uno di quei neologismi che se ci fosse entrato tutto avrebbe davvero colorito la serata con tinte mai viste sinora.
Mi ridesto, è un sogno ? dico. E allora buonanotte. Forse è un incubo.
Bene …
Vado a dormire, nella speranza di non risvegliarmi domani per ciò che ho veduto, sentito e appreso al di sotto della scimmia, come organismo unicellulare …

Cristiano Turriziani

CONSIGLI DI LETTURA ...


SOLO PER CHI HA INTENZIONE DI LEGGERE DAVVERO ...
ATTENZIONE: SI SCONSIGLIA VIVAMENTE A CHI ANCORA CREDE IN QUALCHE VERITA' STORICA, A CHI SI BATTE PER UN IDEALE CHE SIA TALE, A CHI HA SUPERATO LO STATO DI SCIMPANZE'PUR TROVANDOSI PER ANTONOMASIA SEMPRE AL DI SOTTO DI ESSO: AI SOFFERENTI DI CUORE, DI ANIMA E DI SPIRITO

DA http://zakariahaoudi.blogspot.com/

VERSO L'ESTINZIONE di Zakaria Haoudi
Di cosa ci sarebbe bisogno per persuadere Israele a riconsiderare il suo atteggiamento verso gli arabi e prima di tutto verso i palestinesi? La vittoria di Hamas a Gaza è sicuramente un chiaro segnale che urge un cambiamento da parte israeliana. Tutti gli sforzi israeliani per rompere il governo democraticamente eletto di Hamas sono stati vani. La sua politica di boicottaggio, la sua volontà di affamare le popolazioni, i suoi bombardamenti, il blocco dei diritti di dogana e delle tasse, la distruzione sistematica delle istituzioni palestinesi non ha avuto altro risultato che creare una “guerra civile” tra palestinesi, spaccare i Territori Occupati ideologicamente, ha creato una bomba a scoppio ritardato di disperazione e di maggiore astio verso Israele, il ché non è a fatto positivo……
Sembra che gli israeliani non abbiano imparato niente dal passato. Al posto di cercare di fare la pace con gli arabi, si ostinano a respingere tutte le proposte di pace, preferendo la prepotenza della forza ed il loro ingegno a manipolare il loro alleato americano. A Washington, il 19 giugno scorso, il Primo ministro Ehoud Olmert è riuscito a bloccare una volontà americana di rilanciare dei negoziati israelo-palestinesi ha persuaso il Bush che non c’erano le condizioni per le trattative di pace né con i palestinesi né con i siriani.
La disgraziata segretaria di Stato americano, Condoleezza Rice, di cui si pensava all’inizio che potessi dare un forte contributo ai negoziati israelo-palestinesi, si è fatta “sorpassare” per i falchi pro-israeliani, di cui Elliott Abrams al Consiglio di sicurezza nazionale. Si afferma a Washington che la lotta contro il "terrorismo" resta la priorità américano-israeliana. Il presidente palestinese Mahmoud ha ricevuto l'ordine di unirsi alla rappresaglia contro i suoi fratelli palestinesi se vuole avere diritto ad alcune briciole dal tavolo dei ricchi.
Agli occhi della maggior parte degli osservatori indipendenti sembra evidente che la politica spietata ed espansionista d’Israele non ha avuto nessun altro risultato che un deterioramento regolare della sua posizione strategica. Israele si è creato o piuttosto si è fatto spuntare dei nemici su molti fronti,: Hamas a Gaza, Hezbollah in Libano, un gran numero di palestinesi che hanno perso tutto e che vivacchiano nei campi profughi, la Siria, l'Iran e molteplici gruppi estremisti in molti altri luoghi, testimoni della collera di una grande parte del mondo arabo-islamico. Alcune altre tendenze dovrebbero mettere in allerta gli israeliani. L'opinione europea è sempre più scandalizzata per il comportamento d’Israele, mentre gli arabi sono sempre meglio istruiti, si armano sempre meglio e meno deficienti di prima. L'esplosione demografica araba produce delle decine di potenziali reclute per le guerre asimmetriche che Israele potrebbe affrontare.
Se ciò non bastasse, Israele dovrebbe riflettere sul fatto che il suo principale alleato, gli Stati Uniti, è impantanato in una guerra impossibile di vincere nella quale si è imbarcato in grande parte perché gli amici americani d'Israele, i neoconservatori di Washington, hanno pensato che se l'America schiacciasse l'Iraq, Israele non avrebbe più niente da temere all'est e potrebbe continuare allora ad impossessarsi dei territori della Cisgiordania senza rischiare di reazione araba seria.
Ora i neocon fanno propaganda per una guerra degli Stati Uniti contro l'Iran, come se non stessero a sentire che l'opinione americana tollera sempre meno che I'America sia trascinata in guerre lontane e costose per il conto di qualcun’altro. Israele è capace di rivalutare la sua strategia politica nell’area mediorientale? Niente sembra indicarlo. Si rifiuta di ammettere che gli equilibri nella regione stiano cambiando, continua a credere che può eliminare Hamas di Gaza, Hezbollah dal Libano e mettere in ginocchio Siria ed Iran, o almeno far in modo che gli Stati Uniti lo faccia per suo conto. Per evitare delle trattative di pace che potrebbero portare ad una cessione di territori, Israele continua di descrivere Hamas come una "organizzazione terroristica" che non ha altro scopo che la distruzione di Israele, ciò che permette di avere ricorso ad una vecchia furbizia diplomatica: "Come si potrebbe negoziare con qualcuno che mi vuole uccidere?"
Hamas è un'organizzazione terroristica o un movimento di resistenza legittimato dall'occupazione e dall'oppressione? Gli americani si sono riuniti alla tesi terroristica, e la fragile e freddolosa Unione europea li ha imitati, anche se certi dei suoi membri è più restia ad accettare la tesi. Hamas certamente ha perpetrato degli attentati suicidi purtroppo contro i civili israeliani durante la seconda Intifada, ciò che può valerle, l'etichetta di organizzazione terroristica. Ma durante la stessa Intifada, Israele ha ucciso quattro volte più palestinesi che Hamas e gli altri gruppi palestinesi non hanno ucciso degli israeliani. Più recentemente, durante i sedici mesi che hanno trascorso tra le vittorie elettorali di Hamas nel gennaio 2006 ed aprile 2007, Israele ha ucciso 712 palestinesi di cui molti bambini, mentre nello stesso periodo i palestinesi hanno ucciso 29 israeliani. Se tra le ambigue definizioni del terrorismo c’è che terrorista è colui che uccide civili innocenti per fini politici, quale dei due rivali è il più grande terrorista? Hamas o Israele?
Hamas vuole fare sparire Israele? Non c’è dubbio che lo sogna, come Israele sogna di fare sparire Hamas. Ma i sogni sono una cosa e la politica ne è un'altra. Hamas attualmente si applica nel ritorno dell'ordine a Gaza. Disarma le bande che vivono di estorsione e di ricatto, e si sforza nel provvedere a soddisfare i bisogni immediati di una popolazione di 1,4 milione di persone misere, ammucchiate in un piccolo territorio di cui Israele ha fatto la più grande prigione a cielo aperto del mondo. Ismail Haniyeh, l’ex-Primo ministro palestinese di Hamas ed oramai maestro di Gaza, dichiarava al quotidiano francese le Figaro del 16-17 giugno scorso: "il nostro programma è chiaro. Auguriamo la creazione di un Stato palestinese nelle frontiere del 1967 con Gerusalemme Est come capitale. L'OLP resta l’incaricata dei negoziati e c'impegniamo a rispettare tutti gli accordi passati firmati dall'autorità palestinese. Auguriamo l’applicazione di una tregua reciproca, globale e simultanea con l'Israele. "
Ci piacerebbe che Ehoud Olmert o uno dei suoi collaboratori abbia dei propositi così ragionevoli! Ma non è così, Israele si intestardisce nel seguire, se non addirittura nel intensificare la sua politica di asserragliare la striscia di Gaza. Come affermato da Tzipi Livni, ministro israeliano degli Affari Esteri, il 18 giugno, ai suoi colleghi dell'UE in Lussemburgo: "Bisogna approfittare al massimo della scissione tra la Cisgiordania e Gaza. Si separa i moderati dagli estremisti. " E ha chiesto agli altri ministri di continuare ad isolare Hamas per facilitare la vita di Fatah mettendo fine ai quindici mesi di boicottaggio finanziario dell'Occidente. Ma ciò basterà per salvare Mahmoud Abbas?
Una politica che consiste, da un lato, a nutrire la Cisgiordania e dall'altro ad affamare Gaza può riuscire? È poco probabile. I responsabile israeliani della sicurezza negheranno di sopprimere le centinaia di sbarramenti che fanno della vita dei palestinesi un inferno. Il potente movimento dei coloni israeliani non accetterà di rinunciare a creare delle altre colonie, ed ancora meno di sopprimerne. Ed i dirigenti israeliani farebbero di tutto per rintanasi ed evitare di intavolare delle trattative di pace con gli arabi sulla base delle frontiere del 1967. Il risultato sarà che Mahmoud Abbas avrà sempre una vita difficile e sarà sempre solo; il declino di Fatah proseguirà inesorabilmente; e che Israele ed i suoi vicini saranno condannati ai decenni di violenza e di guerra. Il Medio Oriente è oggi nella situazione dell'Europa alla vigilia della Prima Guerra Mondiale. Una scintilla potrebbe bastare ad arroventare la regione ed il mondo.

Tv regere imperio popvlos …



…Romanae Memento Parcere svb_jectis et debellare Superbos …
Et debellare superbos ? ed invece no !! ahi se il povero Virgilio fosse vissuto in questa nostra Epoca schiva e meschina, veloce e consumatrice di merc merce merdaaaa !!!
E’ la prerogativa di ogni buona azione che dall’ altra parte ve ne sia una malsana no ? faccio del bene a chi è stato fatto del male o un torto.
Ma – vi sarebbe da chiedere – i torti sono tutti uguali ? o il torto per qualcuno è in realtà la sua più piena coscienza di stare a svolgere secondo norma morale e rettitudine interiore il proprio lavoro in un mondo di nulla facenti ?
Ebbene si perché basta entrare in un sistema e sistemarne diversamente le cose che se il sistema è sbagliato esso tenderà a crollare:; ma prima che il sistema crolli sarà necessario far crollare chi tenta il crollo.
E in questo crogiuolo di ripetizioni e di allitterazioni vediamo susseguirsi in un pret a porter dell’ assurdo mille e passa manichini ( una volta almeno erano manichei :- )))) ) che ci tendono la mano e dall’ alto della loro spocchia e superbia e conseguente ignoranza ci dicono: CHE COSA DOBBIAMO FARE.
Altrimenti sbagliamo;M e se sbagliamo siamo puniti: ed essendo puniti siamo scacciati.
Da dove vi starete certo chiedendo ? Purtroppo non nella prospettiva di un altro sistema solare ,ma dal foro, dalla piazza, dalla Istituzione, dallo Stagto dalla scuola etc …
Noi si sbaglia quando si da !
Perché il necessario imperativo categorico è: non dare nulla e chiedi il massimo e lavora poco perché più lavori e più pecchi, più ti esponi più sbagli più sbagli e più verrai criticato.
E quindi tutte le dita di coloro che sembravano elogiarti sino il giorno prima si riversano su te – tapino Fantozzi della situazione – ed agitano le mani in segno di plauso o di saluto alla mediocritas.
Quella che governa il mondo da millenni ma che mai come ora era venuta così fuori allo scoperto …
La Summa mediocritas di chi è qualcosa perché “ ci ha messo su la faccia “ senza considerare che qualcuno con le palle sotto possa considerare la medesima “ faccia da cazzo “ ?
Sarebbe da chiedere ai soliti noti di “ Amici “ miei o ai Corona dell’ultima ora: ma partendo dall’ ambiente scolastico: il piu prossimo ad una degenerata corruzione che vede parte di questo iceberg soltanto in manifestazioni – oramai da santificare – quali tangentopoli, calciopoli e valletopoli.
Con buona pace – ora come allora – per tutti i Professoroni …

Hasta Luego
ArkèTypo

domenica 5 agosto 2007

do the evolution, Man !!

http://www.youtube.com/watch?v=FS69fuCOhTM

Pearl Jam e T. Macfarlaine:

Pratica_mente la verità dopo il binomio Fidia e Socrate ...

QUESTA E' L'UNICA VERA FILOSOFIA CHE ANDREBBE PIU' CHE STUDIATA MEDITATA !!

MEDITATE GENTE, MEDITIAMO ...

Ar(kè)Ty(po)

L’ Essenza della comunicazione nell’ era della comunicazione essenziale


( troppo difficile ? complicato ? esagerato ? ... consigli di scrittura ... )

Siamo ormai lontani dall’ epoca remotissima delle “ Tuscolanae Disputationes “ Ciceroniane e gente come i Sofisti ci sembra quasi essere giunta da un’ altra galassia.
Noi, figli del sms o mms che entrano in pvt quando sono in chat e scrivono ksi o xkè o altra roba del genere, stiamo eliminando il meglio, ma che dico, l’essenziale che una lingua può e sa ancora darci.
Arriveremo al punto -famoso, perspicace punto – in cui parleremo come diceva un noto brano del gruppo Romano LATTE E I SUOI DERIVATI
“ a parlare asclusivamanta can la vacala A “ , o meglio ancora come i chi soffre di forme molto acute di dislessia e buonanotte ai sognatori.
La comunicazione è più che essenziale; è falsa, effimera, “ suoceresca “ e impicciona.
Con il “ fenomeno “ dei cellulari siamo divenuti tutti da corsia di ospedale. Non vi è fottuto giorno della nostra esistenza che - un caso o un altro – quel coso grande o piccolo o completo o antico – ma pur sempre polifonico e vibrante che sia – non ci disturbi ricordandoci in ogni ora del giorno e della notte che se noi forse non ci siamo lui sicuramente c’è !!!
E squilla, sibila, suona, starnazza, ci “ manna a ‘fanculo “
( a seconda dell’ mp3 che abbiamo caricato al momento dell’ arrivo mms, sms e affini – etc… etc…
Si ma per cosa ? che cosa davvero comunichiamo ? la nostra ormai desueta incapacità di allineare in maniera molto semplice soggetto, verbo e predicato ?
Amici, genitori, parenti, web cam o programmi vicini all’ amico James Bond sanno cosa mangiamo, cosa facciamo, “ co chi ce la facciamo “, dove andiamo e forse anche ( svelato il mistero dei sidetti Pre-Socratici ) dovce andiamo ma nessuno si è forse mai chiesto il perché …
Perchè tutti ‘sti benedetti perché ? qualcuno ci dice: “ perché ti penso “ beh allora scrivimelo o dimmelo invece di tartassarmi di squilli; altri – genitori sopratutto – “per sapere se stai bene e se è tutto a posto “; beh, certo se stramazzo al bordo di una strada semi decapitato e con l’auto ridotta ad un tostapane non so’ se riesco a risponderti o – senza voler entrare proprio nel cinico e tragico – se sto rombando penso che io stia bene e quindi che senso ha preoccuparsi ?
Ma elocubrazioni e facili deduzioni a parte, andrebbe detto che questi sistemi ci aiutano proprio !
A comunicarti, a conoscere gente nuova, a socializzare a parlare ….
Si …da sule !! ( trad : da soli )
Perché dall’ altra parte della cornetta, come spesso capita ai giorni nostri, non vi è più nenache il calore di un nastro, di una cvoce registrata che ci dica almeno che poi non è vero che siamo così soli e che se ci gettiamo per strada troveremo tanti altri buoni amici che ci stringeranno la mano – magari con l’uso di bluetooth – o ci abbracceranno virtualmente e con i quali -ancor più soli – condivideremo gioie e dolori, emozioni e un mare di parole.
Purchè però il tutto sia condito da sveltezza concettuale e velocità scrittoria.
Basta con inutili e barocchi paroloni !! basta con ampollosi D’Annunzianismi, è l’era della macchina !!
Quella professata da Balla, Marinetti o chi per loro; quella che senza contenuti e contenitori ci riporta a tre gesti ( del tutto simili al tranviere ): gira, tira, scarica stop.
Non c’è che dire, ancora una volta ALLA CORTE DI RE SCIMMIA, ci accorgiamo di quanto siamo SUB ( no, non SUV mannaggia pure
loroooo !!! ) Sapiens; di quanto ancora quella ruota ( “ ari daje !!! “ )
adda venì !!
Noi diciamo, parliamo, facciamo, ci raccontiamo … attraverso sms sempre più improbabili.
Amiamo farlo a pagamento come quasi tutte le cose perché quella teen ager che prima avevamo virtualmente ora ce l’abbiamo di fronte …
E come noi, ci scruta, ci osserva non sa più che dire: cacciatore e preda che si confondono nei boschi , soli con il loro fucile dai mille tasti in mano si mandano un messaggio …
E lei a lui “ mi chiami ? “ …
Ecco l’0era della comunicazione forzata: ma non sarebbe potuto essere altrimenti; altrimenti non saremmo stati
ALLA CORTE DI RE SCIMMIA …
Stateve Buone !!

Ar(kè)TY(po)

venerdì 3 agosto 2007

ALLA CORTE DI RE SCIMMIA

Di
Cristiano
Turriziani
Al secolo
ArkèTypo




E’ fatto ormai assodato che dove ci si giri e qualsiasi ambiente si frequenti, si è sempre più soliti imbattersi nella “ presenza “ ( assenza ) di soprammobili in carne ed ossa; dagli ormai extra famosi talk show – trampolino di lancio di simil squallore istrionico -ai templi di certa cultura, assistiamo al deterioramnete della mente illuminista o illuminata che sia, per portare invece alla ribalta “ l’uomo del dopo luce “.
E se ci si lamentava di certa predilezione dell’ essere Umano tutto per la tenebra, beh, direi, che fine hanno fatto quei bei tempi ?
I secoli bui qualcuno li chiamava, dove non c’era “ troppa libertà di …
Come se poi nelle epoche Storiche vi sia stata e vi sia codesta forma di libertà…
Ma tralasciando varie elucubrazioni degeneratesi in sproloqui, dicevo, l’epoca buia è oggi forse solo un ricordo; si, perché ben lungi dall’ essere stati in passato, accecati o avventisti Promettici aver solcato agguerriti e impavidi di Ercole le colonne, oggi comodamente sulla poltrona di casa s’assiste all’ ineffabile.
Non più Gentile o Carducci o Pascoli o Croce a imperversare nelle logge della cultura, no !!
Non più D’annunzio o Palazzeschi o Balla o Carrà o anche Guttuso nei salotti del piacere e della mondanità ma i “credo “ e le effimere “ verità “ di Costantino o di Fefè o di Tarricone o di Corona Fabrizio o della Gregoriacci.
Il tutto condito da “ peccatucci in contumacia “ processi spettacolo e vittimismo da campioni stacanovisti.
E’ sempre l’uomo a scegliere …ma non sceglie mai forse in condizioni di luce semmai di abbaglio …
Come quando gli venne l’idea della ruota: mandala delle sue stesse o_scenità.
L’Uomo questo bipede illuminato relegato giornalmente alla propria “ semenza “.
Da dove nasce l’esigenza che anche i più grandi – quelli distintisi per Opra e per cultura – hanno nello scegliere di mettersi attorno scimmie e scimpanzè buone si e no, al diletto degli ultimi minuti di una grande festa chiamata vita d’autore ?
Non mi sconvolge il fatto che “ omnia munda, mundis “ ma mi sconvolge il potere di scelta di certe “ strategie di mercato “ atte alla corruzione degli animi prima ancora che alla deprivazione della persona in senso fisico e “ spirituale “.
Questo blog bacchetterà abbastanza consapevole anzi consapevolissimo che in una società dove tutto è lecito o quasi la verità diventa un pro forma alla merce degli scugnizzi di turno o dei distratti o degli annoiati che per spirito Volteriano indotto più che acquisito diranno: “ siamo in democrazia quindi è bene sentire tutte le campane per non dar retta poi a nessuna “.
Magra consolazione.
Lo scandalo siamo noi stessi quando ci appelliamo a degli speudo concetti facendone vessillo della nostra propria più affine evoluzione.
;Ma quale ? ancora quella della ruota ? di questa circolarità, rotondità molto più simile a “ du’ coglioni “ che a tutte le possibilità che questa logica di laboratorio che ha nome di terra, ci da ?
Un blog per tutti e per nessuno ? Tautologia in termini ma forse neanche perché neanche forse …
Uno spazio senza spazio un azione senza azione; un blo verista che non divce il vero ma che “ scimmiotta “ ancora più la scimmia che è radicata nel nostro più prossimo – poer dirlo con Martin Heidegger – Dasein.
Si, forse èp proprio la morte del pensiero tanto declamata e annunciata da essere ora, per ora come ora, mera attualità …

giovedì 2 agosto 2007

SILLOGISMO DELL’ ETA’ EVOLUTIVA



Il Pavone fa la ruota.
L’Uomo fa la ruota
L’Uomo fa il pavone
Quale evoluzione ?

ARKéTYPO